Mirco Bergamasco
Dal Mattino di Padova del 12 marzo 2011
A Roma gli azzurri battono i transalpini dopo 14 anni e per la prima volta al Sei Nazioni. Meta di Masi, una trasformazione e cinque calci piazzati realizzati dall’atleta veneto nel ruolo di kicker. In campo anche Ghiraldini. Mirco festeggia nel dopopartita: “Facciamo un lavoro enorme e volevamo una soddisfazione del genere”. E Castrogiovanni: “Questo è un bel regalo per i 150 anni dell’Italia”
ROMA. Prima vittoria per l’Italrugby nel Sei Nazioni 2011. Gli azzurri di Mallett hanno battuto al Flaminio la Francia per 22-21 nella quarta e penultima giornata del torneo. Erano 14 anni che l’Italia non sconfiggeva la Francia (unico successo fino a oggi). Ed è la prima volta che accade nel Sei Nazioni.
Grande protagonista è stato il padovano Mirco Bergamasco. Mentre un altro padovano, Leonardo Ghiraldini, è entrato a dare il suo contributo al 7′ del secondo tempo al posto di Festuccia.
Ottimo il primo tempo degli azzurri, che dopo 2′ trovavano il vantaggio con una punizione di Mirco Bergamasco. I galletti, però, vanno in meta al 15′ con Clerc. Prima dell’intervallo, Parra e Bergamasco realizzano una punizione a testa per il 6-8 dei primi 40 minuti.
Nella ripresa, un piazzato di Parra e una meta trasformata dallo stesso mediano di mischia transalpino portano l’Italia sotto per 6-18. Bergamasco fallisce due punizioni di fila, ma l’Italia non si scoraggia e, al 19′, trova la marcatura con Andrea Masi (decretato poi “man of the match”). Bergamasco trasforma e il gap si accorcia (13-18).
Il kicker azzurro è bravo anche al 24′, con una punizione che porta l’Italia a -2 (16-18). Ancora piazzati per Parra (28′) e Bergamasco (30′). Ancora una punizione di Bergamasco, al 35′, regala all’Italia il sorpasso e la vittoria per 22-21.
Mirco Bergamasco è l’eroe del giorno: riccioli biondi, fisico statuario e, da oggi, piedino di fata. Nonostante qualche prestazione deficitaria da kicker ed errori commessi anche contro la Francia, ha preso per mano l’Italrugby. “Dopo aver sbagliato due volte dalla piazzola – ammette il numero 11 azzurro – c’era tanta pressione. Ho avvertito però delle buone sensazioni e sono riuscito a buttare dentro l’ovale. La partita è stata difficile, ma siamo riusciti a reagire. La squadra ha fatto un grande sforzo e io volevo regalare ai miei compagni una grande soddisfazione. L’ultimo piazzato forse non è stato perfetto dal punto di vista tecnico, però l’importante è che sia finito in mezzo ai pali”.
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